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venerdì 4 maggio 2012

THE AVENGERS

Supereroi a New York? Ma fatemi il piacere!




Dopo la bellezza di 3 mesi, un'eternità davvero, riesco finalmente a tornare al cinema e di conseguenza a resuscitare questo blog ormai ad un passo dallo stato di coma irreversibile.

Attraversando un percorso lungo e spesso (molto spesso) travagliato, costituito da prodotti di qualità altalenante (dal più che buon Iron Man al pessimo Captain America - Il primo vendicatore) i Marvel Studios, appendice cinematografica dell'omonima casa editrice di fumetti americana, cercano di portare a compimento un 'impresa mai tentata in campo filmico: riunire in un unico film i principali supereroi del proprio arsenale, presentati uno ad uno in film dedicati e tra loro apparentemente separati.
Inutile dire che, se già i film tratti da fumetti presentano dei rischi notevoli (in cui i Marvel Studios sono caduti più di una volta) un prodotto del genere li presenta ancora tutti, ma elevati all'ennesima potenza.

Diciamo subito che, tenuto conto del genere di riferimento (e rimuovendo da esso i film dedicati a Batman diretti da Christopher Nolan), in questo caso il risultato è tutt'altro che disprezzabile.


Diciamo subito che la riuscita o meno di questo lavoro è da valutare in funzione del suo genere di riferimento: il cinefumetto nella sua declinazione più votata all'azione e all'intrattenimento. Non c'è nessuna ambizione ad essere "altro", nessuna ricerca dell'inaspettato, nessun volersi distaccare dai canoni del genere.
Ma proprio in questo suo stringente inquadramento il prodotto è abile a districarsi, a far sue le esperienze del passato e a sfruttare al meglio le sue potenzialità, raccogliendo ciò che di positivo sinora si era visto e limitando al minimo i tradizionali difetti del genere.

Così, se da una parte il regista e sceneggiatore Joss Whedon ci propone una trama ultraclassica e in nulla innovativa, dall'altra è abilissimo nel gestire i (difficili) rapporti tra gli elementi del gruppo, creando una buona dinamica interna, con dialoghi ben scritti, brillanti, che mettono in mostra piuttosto bene le personalità dei singoli personaggi e i conflitti inevitabili tra gli stessi.
Sebbene si stia parlando fondamentalmente di un giocattolone d'azione multimilionario, la sceneggiatura è attenta ai personaggi quanto serve, riuscendo a dedicare a ciascuno di loro un piccolo momento di approfondimento psicologico, che, suppure non si stia parlando di chissà quali picchi di qualità, non va mai dato per scontato e che, negli ultimi tempi, è manna dal cielo per questo genere cinematografico (la saga di Transformers insegna, in questo senso, in negativo).

Con un villain di buon livello (un sempre bravo Tom Hiddlestone, nei panni di Loki) l'idea del supergruppo viene giustificata da una minaccia credibile e ben congegnata, dando al tutto un livello di coinvolgimento che non cala mai sotto al livello di guardia.


Ma cosa sarebbe un film d'azione e di supereroi se non ci fossero scazzottate, scontri epici, super effetti speciali? Anche in questo ambito The Avengers non delude, mettendo in mostra una serie di scene d'azione di buon livello, ben gestite sia dal punto di vista della regia sia (più sorprendente) dal punto di vista del montaggio, mai eccessivamente frenetico, dinamico ma non ipercinetico, che lascia sempre la possibilità allo spettatore di distinguere l'azione che si sta svolgendo in scena, senza mai risultare confuso.
Inoltre non si può non sottolineare un bel piano sequenza in cui tutti gli eroi sono mostrati in azione in un'unica sequenza, che molto deve al media fumettistico, trasposto anche in questo in modo più che degno.

Non manca l'ironia, anzi, il prodotto conosce i propri limiti, conosce la propria natura e non si prende mai troppo sul serio, trovando sempre l'occasione (sia una battuta sagace di Tony Stark/Iron Man, sia un esilarante perstaggio ad opera di Hulk) per strappare una risata o un sorriso al pubblico.
C'è da dire che, se è vero che questo tono di leggerezza è ben dosato e molto positivo per il risultato finale del film, porta con se un difetto, rappresentato dalla mancanza di una vera e propria tensione nei confronti degli eventi; sappiamo sempre che, in un modo o nell'altro, i nostri eroi se la caveranno e ne usciranno non solo intatti, ma anche con una qualche battuta che ci farà in ogni caso sempre molto ridere.
Di per sè non è una cosa negativa, ma una maggior suspance, una maggior sensazione di precarietà sulle sorti dei vari scontri e dei vari eventi, avrebbe arricchito sicuramente il prodotto.


Gli effetti speciali, non c'è neanche da dirlo, sono di ottimo livello, sullo schermo si vedono tutti i 200 milioni di dollari spesi, gli elementi computerizzati sono ottimamente fusi con le riprese reali ed il tutto risulta molto efficace dal punto di vista visivo.
Certo, una fotografia più curata, dal sapore un po' meno televisivo, non avrebbe guastato, ma ci si può tutto sommato accontentare.

Un capitolo a parte lo merita la figura di Hulk. Il golia verde è uno dei personaggi centrali del gruppo Marvel, ed uno di quelli dalla storia cinematografica più travagliata.
In questo film viene recuperato e inserito nel gruppo degli eroi in modo un po' forzato e con una serie di stratagemmi  poco esplicitati e che lasciano un po' l'amaro in bocca per il modo in cui alcune questioni centrali siano state soltanto accennate e non approfondite.
Così nello stesso film passiamo da una splendida inquadratura dell'occhio disperato del dottor Banner che vorrebbe ma ormai non può più controllare la trasformazione nel mostro verde Hulk, ad un golia verde trasformato in un elemento comico (per carità, riuscito) che non si abbina al meglio con ciò che dovrebbe essere tale figura.
Tecnicamente, anche qui, non c'è neanche da dire che è realizzato estremamente bene.


In conclusione, questo The Avengers, oltre ad essere il miglior film finora uscito dai Marvel Studios, si rivela in generale un prodotto piuttosto buono, divertente, ben girato e ben realizzato, che raggiunge in pieno il suo obiettivo di intrattenere senza pretese.
Quando si avesse voglia di rilassarsi un paio d'ore con un bel blockbuster americano, senza impegnare il cervello più del dovuto (ma senza spegnerlo completamente) questo film potrebbe rivelarsi la scelta giusta.

G.C.